Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 5/12/2020 e aggiornato il 7/12/2022.

Il riconoscimento biometrico è un sistema automatizzato che permette l’identificazione di una persona attraverso l’analisi di caratteristiche fisiche uniche e intrasferibili come ad esempio le impronte digitali, l’iride o i lineamenti del viso, riducendo così il pericolo di frodi e violazioni informatiche.

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Le tecnologie biometriche a oggi hanno un valore di quattro miliardi di dollari in tutto il mondo. Da tempo impiegati da agenzie governative, multinazionali, banche e ospedali, il loro utilizzo viene impiegato anche in settori come quello commerciale, finanziario e di sicurezza nazionale. 

Un esempio di utilizzo di tecnologie biometriche è il rilevamento facciale per sbloccare alcuni modelli di smartphone, o la possibilità di accedere al proprio conto corrente con la propria impronta digitale. 

Anche il settore della distribuzione può trarre grandi vantaggi dal rilevamento dei dati biometrici. Un negozio, infatti, attraverso le telecamere intelligenti, è in grado di definire sempre meglio il proprio target riconoscendo l’età e il sesso così da personalizzare al massimo l’offerta e l’esperienza di acquisto. 

Cosa si intende per riconoscimento biometrico?

Capterra definisce l’autenticazione biometrica come l’identificazione di una persona sulla base delle sue caratteristiche fisiche o comportamentali con tecniche quali il riconoscimento delle impronte digitali, la scansione della retina, il riconoscimento facciale e l'identificazione vocale.

Quali sono i sistemi biometrici più frequentemente utilizzati e quali dati vengono utilizzati? 

Impronta digitale

Partiamo dal riconoscimento dell’impronta digitale, il metodo più “antico” e sicuramente il più diffuso. Funziona identificando l’impronta digitale tra quelle presenti in archivio. Viene utilizzato dalle forze dell’ordine ma anche come sistema di accesso in molte aziende. Bisogna prestare attenzione però a non avere dita bagnate o sporche perché il sensore potrebbe soffrirne e non rilevare l’impronta.

Impronta della mano

La geometria della mano, un po’ come con l’impronta digitale, è un sistema di riconoscimento biometrico che permette di rilevare fattori come la lunghezza delle dita, l’ampiezza del palmo o le linee presenti sulla mano così da poterla identificare.

Iride

La scansione dell’iride è il metodo attualmente più affidabile per la verifica dell’identità di un utente, le caratteristiche dell’iride infatti non variano nel corso della vita umana. Anche in questo caso, l’acquisizione della porzione colorata dell’occhio dà come esito un codice univoco per ciascun utente. 

Voce

Il riconoscimento vocale, si basa sulla lettura delle impronte vocali uniche per ciascun individuo e quindi impossibili da contraffare. Le caratteristiche principali rilevate sono il tono, l’intensità, la frequenza e l’articolazione nasale. 

Riconoscimento Facciale

Il riconoscimento facciale trova ampio utilizzo come strumento di sblocco per i dispositivi mobili, ma anche per identificare gli utenti presso gli ATM e sportelli bancari. Il volto umano, infatti, presenta circa 80 punti caratteristici che scansionati dai sensori consentono di procedere all’identificazione dell’utente.

Termografia del volto

La termografia del volto rileva la quantità di radiazioni, ovvero di calore proveniente da una persona attraverso un termometro a raggi infrarossi. La raccolta dei dati non è invade la sfera personale dell’individuo poiché può essere effettuata a distanza e con diverse illuminazioni. 

I vantaggi di un sistema di riconoscimento biometrico

1. Sicurezza

Il mondo della cybersecurity s’interroga da tempo sul modo in cui poter fare definitivamente a meno delle password e passare all’utilizzo di sistemi di autenticazione che soddisfino al tempo stesso le esigenze di comodità degli utenti e quelle di sicurezza richieste dagli amministratori IT.

Costi di amministrazione onerosi, difficoltà di garantire la sicurezza e una gestione percepita come scomoda e ingombrante da parte degli utilizzatori, spingono aziende e addetti ai lavori ad accelerare la corsa verso sistemi di riconoscimento più efficienti e sicuri. Si sostengono quindi costi inferiori per una sicurezza migliore rispetto all’utilizzo di password.

Dinanzi l’aumento di cyber minacce e attacchi informatici sempre più sofisticati e frequenti, i tradizionali metodi d’identificazione digitale come User ID e password mostrano tutta la loro inadeguatezza nel proteggere informazioni sensibili e dati personali. Del resto, come conferma il Cyber Risk Index (Contenuto disponibile in inglese) stilato da Trend Micro, un’organizzazione su tre ha subito almeno sette violazioni nel 2022. A ciò va aggiunto il picco di truffe, tentativi di violazione dei dati e phishing che avvengono continuamente, infatti, secondo un sondaggio condotto da Capterra nel mese di agosto 2022, il 19% degli intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di hacking negli ultimi dieci anni.

In questo scenario, aziende, banche, amministrazioni pubbliche e governi, considerano azione prioritaria investire in cybersecurity e adottare, tra gli altri, software di riconoscimento facciale evoluti che migliorino la sicurezza informatica e la protezione dei dati in rete.

Proprio grazie all’evoluzione tecnologica, oggi si sperimentano sistemi d’identificazione e accesso ai dati più affidabili e al tempo stesso più comodi e veloci per l’utente. Tra questi sistemi, la biometria, basata sul riconoscimento di caratteristiche biologiche uniche come le impronte digitali o l’iride, si sta rapidamente affermando come il mezzo più sicuro di autenticazione, aprendo scenari e opportunità di business tutte da scoprire.

2. Precisione

Per limitare il margine di errore e avere un livello di precisione elevato i sistemi di riconoscimento biometrici si servono di macro-elementi combinati a micro-elementi. 

Sebbene iride e impronte digitali siano le caratteristiche più utilizzate, tra i macro-elementi troviamo anche la forma della bocca, la grandezza del naso, delle orecchie e la struttura ossea facciale. I micro-elementi sono invece per esempio le ramificazioni delle vene o la distanza che vi è tra un occhio e l’altro. Si stanno inoltre sviluppando anche sistemi in grado di rilevare gli odori corporei e la postura di una persona.

Grazie al maggiore utilizzo di parametri biometrici, gli utenti non saranno più costretti a ricordare complicate password o a portare con sé fastidiosi token aggiuntivi: le loro chiavi di accesso saranno sempre disponibili, letteralmente a portata di mano.

3. Accuratezza

La biometria stabilisce l’identità di una persona, mentre ID e password accertano solo che un soggetto sia in possesso delle informazioni per accedere a un account, a un servizio o sistema senza stabilire chi sia il possessore di tali informazioni.

Nel caso di un sistema di riconoscimento biometrico è, infatti, necessaria un’interazione diretta tra il soggetto che chiede l’autorizzazione e il sistema di sicurezza, garantendo così un grado di sicurezza e accuratezza molto elevato.

4. Facilità d’uso

Un sistema di riconoscimento biometrico può contribuire a facilitare la vita. Immagina tutte le volte in cui hai dimenticato le password. Snervante, vero? Non ti preoccupare succede a tutti, così come a tutti capita di non riuscire a memorizzare tutte le chiavi di sicurezza o dimenticarle in situazioni d’urgenza.

Con un sistema di riconoscimento biometrico, hai sempre a portata di mano le tue credenziali di sicurezza, quindi non c’è  la necessità preoccuparti di memorizzare alfabeti, numeri e simboli strani necessari per creare una password complessa. Si tratta di una soluzione di sicurezza semplice da utilizzare.

Gli svantaggi di un sistema di riconoscimento biometrico

1. Non modificabilità

Se in molti riconoscono i vantaggi dei software riconoscimento biometrico, è anche vero che c’è chi non ne trascura le criticità, evidenziandone i possibili limiti.

In caso di cyberattacco o incidente informatico, infatti, è possibile sostituire le password, ma se un tale episodio avviene in ambito biometrico gli utenti non possono modificare impronte digitali, retine o lineamenti del volto. Questi tratti, infatti, sono unici e immodificabili e questo può portare a danni importanti per aziende e organizzazioni.

La necessità di garantire il massimo livello di sicurezza informatica, pertanto, è ancora più pressante in caso di utilizzo di tecnologie biometriche.

2. Tasso d’errore

I sistemi di riconoscimento biometrico non sono esenti dalla possibilità di errore.

Di solito, i dispositivi biometrici commettono due tipi di errori: 

  • False Acceptance Rate (FAR) 
  • False Rejection Rate (FRR). 

L’errore FAR si verifica nel momento in cui il dispositivo di riconoscimento biometrico accetta una persona non autorizzata. Quando invece una persona autorizzata viene rifiutata si parla di FRR.

Gli errori possono dipendere da condizioni ambientali fisiche o semplicemente dai cambiamenti dei tratti somatici dovuti all’età.

Un tasso di errore alto può generare caos per l’intero sistema di sicurezza. Alcuni dispositivi biometrici, ad esempio, possono essere lenti nel rilevamento dei tratti. Ciò comporta, nel caso di un gran numero di persone da identificare, ritardi e formazione di code in attesa.

3. Complessità di gestione

Per maneggiare l’intero processo, la biometria presuppone sistemi altamente tecnologici. La gestione di un sistema di riconoscimento biometrico necessita pertanto di tecnici esperti e altamente qualificati. Inoltre, una gestione biometrica della sicurezza può scontrarsi con la reticenza degli utenti che possono trovarla invasiva.

La possibilità però di scegliere tra sistemi diversi biometrici, per esempio tra impronta digitale o rilevamento facciale rende più collaborativi i dipendenti. 

Per ridurre i rischi di violazione informatica, inoltre, esistono software di riconoscimento facciale che evitano di registrare in un unico spazio tutte le informazioni biometriche, memorizzando solo una parte dei dati di ciascun dipendente.

4. Protezione dell’identità

L’utilizzo di dati biometrici consente d'identificare una persona attraverso parti del corpo. Una delle maggiori preoccupazioni è la protezione dell’identità, infatti non tutti acconsentono a rilasciare questi dati per esempio all’azienda per cui lavorano; è quindi importante e doveroso nel momento in cui si vogliono utilizzare questi sistemi garantire la massima tutela ai diretti interessati per evitare possibili errori o pregiudizi.

 pro e contro di un sistema di riconoscimento biometrico

Perché un software di riconoscimento biometrico può aiutare la tua azienda?

Per affrontare il cambiamento nel segno di una digitalizzazione vantaggiosa sia sul piano della sicurezza che dalla user experience occorre:

  • scegliere il software più appropriato anche in riferimento alle tecnologie presenti in azienda
  • conoscere i dettagli del sistema scelto mettendolo alla prova
  • incoraggiare il cambiamento culturale all’interno dell’organizzazione coinvolgendo anche i dipendenti

I software di autenticazione biometrica possono contribuire a supportare le aziende nel passaggio al livello successivo dell’innovazione digitale, offrendo un’identificazione innovativa, nel rispetto della legalità e tutela della user experience.

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