I servizi che il cloud computing offre sono molti. Sono già diversi anni che si sente parlare di IaaS, PaaS e SaaS. Cosa sono questi servizi? Quali differenze ci sono tra di loro? Perché un’azienda dovrebbe adottarli?

In questo articolo
Il concetto di cloud, ovvero di una nuvola immaginaria in cui immagazzinare informazioni online risale agli anni ‘60. Una delle teorie della sua nascita risale a quando JCR Licklider, Rete dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzati (USA), creò una rete di scambio di informazioni rapida e sicura online.
Il concetto di cloud computing che è diffuso oggigiorno però si è sviluppato intorno agli anni ‘90 nel momento in cui internet ha incominciato a offrire una larghezza di banda significativamente maggiore.
Il cloud ha iniziato a offrire diversi servizi per le aziende, per le associazioni e per i singoli cittadini, arrivando a servizi come IaaS, PaaS e SaaS.
Al giorno d'oggi, il cloud è associato al cloud storage, alle comunicazioni e alla collaborazione. Salvando e condividendo le informazioni online è indispensabile però verificare la sicurezza di questi servizi che il cloud offre. Soprattutto le organizzazioni dovrebbero proteggere i propri dati e quelli dei loro clienti o collaboratori con dei software di cloud security, i quali riescono a rilevare e gestire le minacce esterne.
La crescita dei servizi di cloud computing
Il cloud è un servizio che continua a crescere in maniera sostenuta. Secondo Gartner, nel 2023 la spesa dei consumatori in servizi cloud dovrebbe raggiungere i 600 miliardi di dollari (Fonte disponibile in inglese). Dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Cloud Transformation, emerge che anche in Italia il mercato dei servizi di cloud computing sta crescendo sempre di più e ha superato i 4,5 miliardi di euro con un incremento del 18%.
Cloud computing: cos’è
Il Cloud computing consiste nella possibilità di accedere a software, servizi e risorse direttamente da internet, secondo la definizione di Capterra. I fruitori possono accedere ai servizi di cloud computing in qualunque momento e su diversi dispositivi; ciò permette di lavorare a un unico progetto da più applicazioni e da posti differenti.
Un software gestionale cloud offre gli strumenti necessari a controllare tutto ciò che avviene all’interno dell’ambiente cloud. È possibile ottimizzare le proprie risorse web e ricevere avvisi nel momento in cui le applicazioni o i siti sono inattivi. Sono quasi sempre incluse funzioni di sicurezza così da proteggere i dati che vengono depositati.
Se prima i maggiori fruitori di servizi cloud erano principalmente le grandi aziende, oggi i consumatori sono cambiati e sono sempre più le piccole e medie imprese che decidono d'implementare sistemi cloud nelle loro organizzazioni. Sempre secondo lo studio dell’Osservatorio Cloud Transformation infatti viene rivelato che nel 2022 il 52% delle PMI italiane ha adottato almeno un servizio cloud e che la loro spesa Cloud crescerà del 24%.
I servizi di cloud computing aiutano le PMI a livello di elasticità e scalabilità. Essendo i servizi gestiti da una parte terza all’impresa ed essendo sempre disponibili online, è possibile utilizzare la quantità di risorse necessaria a seconda del bisogno così da gestire efficacemente il budget IT e riducendo la pressione sui sistemi interni.
IaaS, Paas, SaaS differenze: quali tipi di servizi esistono?
La “nuvola” esiste già da molti anni e nel corso del tempo è stata adattata in modo tale da poter soddisfare al meglio i bisogni delle persone e delle imprese. Sono molto diversi tra loro i servizi che il cloud offre e sono adattati alla richiesta dei consumatori. La prima differenziazione è tra cloud pubblico, cloud privato e ibrido. Sono nati in seguito nuovi servizi: Infrastructure as a Service, Platform as a Service e Software as a Service, conosciuti anche come Iaas, PaaS e SaaS.
Il cloud pubblico fa riferimento ai servizi offerti da un distributore, che affitta la propria infrastruttura al cliente finale. Nel momento in cui una PMI decide di utilizzare un servizio di cloud pubblico deve prestare molta attenzione al livello di sicurezza dei dati, al costo del servizio e alla facilità d’uso e di condivisione tra le organizzazioni.
Con cloud privato ci si riferisce a servizi di cloud computing isolati dalla rete pubblica da un firewall privato. Così facendo le PMI possono utilizzare il cloud personale per archiviare i file a cui i dipendenti devono accedere mentre sono lontani dall'ufficio.
Per fare un esempio, il cloud pubblico è uno spazio che il cliente non possiede ma che può affittare in base all’utilizzo. Può riporre i dati che vuole, essendo però di un fornitore terzo, questi verranno sempre conservati al di fuori dell’azienda. Con il cloud privato invece vi è uno spazio personale all’interno dell’azienda e i propri dati saranno sempre salvati internamente.
Il cloud ibrido prevede invece un’architettura IT che associa un data center privato a un cloud pubblico dando così la possibilità di condividere dati e applicazioni tra loro. Ciò permette alle PMI di risparmiare considerevoli quantità di risorse finanziarie e ottenere accesso a risorse IT che altrimenti non potrebbero permettersi, garantendo la massima sicurezza.
In cosa consiste il servizio di cloud computing IaaS
IaaS, Infrastructure as a Service, permette di noleggiare le risorse informatiche in base alla necessità senza dover possedere un hardware. Queste risorse includono:
- Server
- Sistemi di archiviazione
- Reti
- Centri dati
Le imprese non devono quindi installare software o altri sistemi informatici per eseguire le attività quotidiane di IT e non devono preoccuparsi della manutenzione, della sicurezza e degli aggiornamenti perché sarà il fornitore a prendersene cura.
Per le PMI utilizzare strutture IaaS può risultare vantaggioso rispetto a dover acquistare sistemi di magazzino dei dati o altri server utili al proprio business.
IaaS è disponibile in qualsiasi momento, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Si paga solitamente mensilmente, solo per quello che si usufruisce e si ha sempre il pieno controllo dell’infrastruttura. È dinamico e flessibile dato che è possibile aumentare o diminuire velocemente le dimensioni.
Allo stesso tempo nel momento in cui si valuta di adottare un software IaaS per la propria azienda è bene tenere conto che per implementarlo sono richieste conoscenze informatiche specifiche. L’archiviazione dei dati su un server di terze parti per quanto ci siano sistemi di protezione può comportare dei rischi e bisogna prestare attenzione alle tipologie di abbonamento e verificare quando e come vengono inclusi servizi come quello di backup o di sicurezza, che potrebbero essere addebitati separatamente o non inclusi nel pacchetto.
In cosa consiste il servizio di cloud computing PaaS
PaaS, ovvero Platform as a Service, Si riferisce a una branca dei servizi di cloud computing che consente alle imprese di creare e gestire piattaforme informatiche generalmente composte da più applicazioni. In questo modo i tempi di sviluppo e implementazione vengono accorciati notevolmente poiché vengono create e utilizzate nello stesso ambiente.
Sia grandi aziende che PMI possono utilizzare e trarre vantaggio da software PaaS poiché richiede una programmazione inferiore, inoltre vi è una scalabilità semplificata, le applicazioni vengono redistribuite più rapidamente e vi è un approccio più personalizzato nella creazione dei software o app.
Appoggiandosi sempre al cloud è possibile accedere al servizio in ogni momento. Sempre per lo stesso motivo non c’è bisogno di dover investire sulla rete, sull’infrastruttura, sui sistemi operativi e su tutte le componenti necessarie per creare una piattaforma ma è possibile pagare un abbonamento.
Venendo i dati archiviati su software di terzi parti si deve tenere a mente che anche la sicurezza dei propri dati è automaticamente nelle mani del provider. Inoltre il cambio di provider PaaS può far rischiare una perdita di dati quindi è bene effettuare tutti gli accertamenti necessari prima di eseguire un’azione del genere.
In cosa consiste il servizio di cloud computing SaaS
SaaS significa Software as a Service. Con questa modalità, il software diventa un servizio che si appoggia sul cloud per poter essere utilizzato. Non c’è bisogno dell’installazione del software sul proprio dispositivo, si va invece sul web per accedervi.
SaaS è quindi un software on-demand che le aziende utilizzano senza esserne proprietarie e che pagano attraverso una tariffa ricorrente invece di acquistarlo. “Possedendo” un software online viene meno il bisogno di acquistare nuove versioni o di appesantire il proprio server poiché sarà il fornitore a occuparsi automaticamente degli aggiornamenti che devono essere implementati.
Anche in questo caso per le PMI è conveniente adottare una piattaforma SaaS per il modello di costo più conveniente e flessibile. Essendo una piattaforma online che si appoggia al cloud è possibile accedere a qualsiasi progetto da più dispositivi in ogni momento e si ha accesso sempre alla versione più recente.

IaaS, PaaS, SaaS: perché utilizzarli?
Il cloud offre ormai un’innumerevole quantità di servizi progettati per semplificare e ottimizzare le attività di programmazione, creazione, archiviazione e gestione che avvengono all’interno di un’azienda. Grazie alla sua elasticità e alla possibilità di personalizzazione in base alle proprie esigenze sia le grandi aziende sia le PMI possono trovare la soluzione che più si avvicina al loro bisogno. Infatti, analizzando le differenze tra i vari servizi di cloud computing, nello specifico le differenze tra IaaS, PaaS, SaaS, sia che si stia cercando di creare una nuova piattaforma, sia che si voglia utilizzare un software online o che serva una nuova infrastruttura IT, vediamo che le caratteristiche che accomunano questi servizi di cloud computing sono:
- Possibilità di utilizzarli 24 ore su 24, sette giorni su sette da qualsiasi luogo
- Personalizzazione dei piani di pagamento
- Scalabilità
- Flessibilità