L’intelligenza artificiale generativa è ormai alla portata di tutti e sempre più aziende la stanno integrando nei processi lavorativi. In questo studio viene analizzata la preparazione all’utilizzo di questa tecnologia, i rischi che possono derivarne e le preoccupazioni dei dipendenti.

In questo articolo
- Il 50% di coloro che utilizzano apertamente l'IA generativa sul posto di lavoro afferma che la propria azienda dispone di linee guida
- 3 modi per usare l’IA generativa sul lavoro in maniera corretta
- Cybersecurity e privacy sono i rischi più temuti quando si parla di IA generativa
- Quasi la metà dei dipendenti che utilizzano l’IA generativa è preoccupata di perdere il lavoro a causa di questa tecnologia
- Le PMI devono prepararsi a utilizzare l'IA generativa
Con l'irruzione di tools di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, il quale genera risposte simili a quelle umane, le aziende di tutto il mondo hanno iniziato a esplorare l'uso dell'Intelligenza Artificiale generativa per il loro lavoro quotidiano, ma le PMI devono ancora prepararsi a utilizzare questa nuova tecnologia.
Secondo l’ultimo studio condotto da Capterra, il 47% di loro ancora non ha alcun tipo di regolamento interno per l'adozione e l’utilizzo di tali strumenti.
In questo rapporto mostriamo l'importanza di definire le migliori pratiche per l'uso di AI generativa e come le aziende possono prepararsi a questa tecnologia. Per farlo sono stati intervistati 653 impiegati che lavorano con un pc e utilizzano strumenti di intelligenza artificiale generativa almeno qualche volta al mese. La metodologia completa è visibile alla fine dell’articolo.
Abbiamo anche raccolto le testimonianze dell’esperto di intelligenza artificiale Giacinto Fiore così da approfondire alcuni temi di dibattito come i rischi per la privacy o la sicurezza delle posizioni lavorative.
Il 50% di coloro che utilizzano apertamente l'IA generativa sul posto di lavoro afferma che la propria azienda dispone di linee guida
Intelligenza artificiale è un termine conosciuto ormai dalla stragrande maggioranza delle persone e viene utilizzata in molti più processi di quanti ce ne rendiamo conto. È la capacità di replicare l’intelligenza umana con la tecnologia.
Negli ultimi anni l'IA ha visto una vera e propria rivoluzione, con l'aumento della diffusione e degli investimenti nell'IA generativa. È importante però essere a conoscenza di cosa significhi integrare queste tecnologie con il lavoro quotidiano e tutto ciò che implica: servono training, regolamentazioni e norme per limitare i rischi che possono derivarne.
Definizione di intelligenza artificiale generativa:
L'intelligenza artificiale generativa (AI generativa) è un tipo di intelligenza artificiale che impara dai contenuti esistenti per generarne di nuovi in base alle richieste dell'utente. Questa tecnologia è in grado di creare testi, immagini, video, suoni, codici di programmazione e altro ancora utilizzando la tecnologia di apprendimento automatico, conosciuta anche come machine learning.
Quasi 9 dipendenti su 10 hanno informato la propria azienda di usare sistemi di IA generativa
Dallo studio emerge che l’87% dei dipendenti ha informato la propria azienda di utilizzare strumenti di IA generativa sul lavoro, mentre il 13% dichiara di non averlo fatto. Nel corso dello studio verrà fatto riferimento alle persone che hanno informato la propria azienda dell’utilizzo di questa tecnologia con il termine “apertamente”.
Questi numeri sono piuttosto positivi poiché significa che le aziende stanno incoraggiando l’uso di strumenti di IA generativa. Tra coloro che invece la utilizzano ma non hanno informato la propria azienda, emerge che i motivi per cui non l’hanno fatto sono:
- Non pensano che sia rilevante informarla, 44%.
- Sono preoccupati che il proprio manager possa dubitare della qualità del loro lavoro, 28%.
- Sono preoccupati che il proprio manager possa pensare che lavorino meno, 16%.
Linee guida per regolamentare l’uso di IA generativa sul lavoro: cosa pensano i dipendenti?
Secondo il 95% degli intervistati dovrebbero esserci delle linee guida per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa nelle aziende.

Come si evince dallo studio, solo il 50% dei dipendenti che usa apertamente i sistemi di IA generativa dichiara che la propria azienda ha già implementato regolamentazioni o linee guida per l’utilizzo di queste tecnologie sul lavoro; il 37% dichiara che ancora non è stato fatto ma l’azienda ha intenzione di implementarle; il 10% non sa se ci sarà l’intenzione e, infine, il 3% non ne è a conoscenza.
Fornire delle linee guida e regolamentare l’utilizzo di tecnologie di IA generativa consente alle aziende di utilizzarla in maniera più consapevole. È importante essere coscienti di quali informazioni si stanno inserendo in questi sistemi, di dove andranno a finire i dati e che tipo di output si possono ottenere.

Tra coloro che affermano di avere già delle regolamentazioni in azienda riguardo all’utilizzo di IA generativa:
- Il 57% afferma che sono state stabilite politiche aziendali per garantire che gli strumenti di IA generativa siano utilizzati in conformità con leggi e regolamenti.
- Il 50% afferma che sono state stabilite linee guida per il corretto utilizzo di strumenti di IA generativa approvati.
- Il 41% dichiara che i dipendenti sono tenuti a seguire una formazione sull'uso appropriato degli strumenti di IA generativa, nonché sulla privacy dei dati e su considerazioni etiche.
L’86% ha ricevuto dei training per utilizzare tools di IA generativa
Nel momento in cui si decide di integrare l’IA generativa nelle mansioni lavorative è bene che tutti coloro che devono utilizzarla siano in grado di farlo nella maniera più corretta.
Secondo lo studio, il 40% delle persone che usa apertamente tools di IA generativa sul lavoro ha ricevuto training sufficienti; il 46% li ha ricevuti ma avrebbe bisogno di farne di più mentre il 13% dichiara di non averne ricevuti.
Non si deve mai sottovalutare l’importanza di fornire training agli impiegati. Nel momento in cui si introduce un nuovo sistema o un nuovo tool all’interno del lavoro giornaliero è importante spiegare, mostrare e far provare ai dipendenti come funziona. In questo modo è possibile ottenere migliori risultati, ridurre il margine di errore e i rischi in cui si può incorrere inconsapevolmente.
3 modi per usare l’IA generativa sul lavoro in maniera corretta
Già da qualche anno l’Europa ha proposto un quadro giuridico per regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno delle aziende. Tuttavia, fino a quando questi quadri giuridici non saranno ufficialmente in vigore, le PMI italiane dovrebbero considerare la possibilità di prendere in mano la situazione.
Gartner (contenuto disponibile in inglese) consiglia di creare una politica di utilizzo all’interno dell’azienda spiegando cosa si può e non può fare con l’IA generativa, per esempio:
- Non inserire alcuna informazione di identificazione personale.
- Non inserire informazioni sensibili.
- Non inserire alcun IP aziendale.
- Disattivare la cronologia se vengono utilizzati strumenti esterni (come ChatGPT) che consentono tale scelta.
- Monitorare attentamente i risultati, che sono soggetti ad “allucinazioni“ a volte sottili ma significative, errori su fatti e dichiarazioni distorte o inappropriate.
Per poter regolamentare l’utilizzo di IA generativa sul lavoro e controllare in modo efficiente i risultati le aziende possono seguire alcune pratiche; vediamo quali.
1. Controlla la qualità dei risultati
Nel momento in cui si decide di utilizzare un tool di IA generativa sul lavoro è importante verificare i risultati che si ottengono. Spesso questi sistemi forniscono degli output che apparentemente sembrano autorevoli, come constatazioni e affermazioni precise, è importante però verificarne la fonte e la veridicità.

Un altro modo per controllare la qualità dei risultati generati dall’IA è compararli con quelli umani. Ad esempio, affidando lo stesso compito a uno strumento di IA generativa e a un dipendente è possibile vedere come differiscono i risultati. Ci sono compiti che possono essere svolti efficacemente con strumenti di IA generativa e altri che sono più adatti alla creatività e al pensiero umano.
Il risultato che deriva da un lavoro umano infatti è differente da uno prodotto da intelligenza artificiale; per questo il confronto aiuta a comprendere come e dove è bene concentrarsi per ottenere risultati soddisfacenti.
2. Crea un team specializzato
Un altro modo per assicurarsi di utilizzare l’IA generativa nella maniera corretta è la creazione di un team apposito.

Secondo il 32% dei dipendenti che utilizzano l’IA generativa apertamente, la propria azienda controlla la qualità dei risultati generati attraverso un team dedicato appositamente a questa funzione.
Avere delle persone che si occupino di verificare la qualità di ogni risultato permette di confermare l’accuratezza dei dati e di ridurre il margine di errore.
3. Raccogli feedback interni
Una volta utilizzati i sistemi di IA generativa per svolgere una determinata mansione sul lavoro, un modo per comprendere quanto questa tecnologia sia stata efficace è chiedere ai dipendenti stessi il feedback dei risultati ottenuti. Questo può essere fatto tramite sondaggi o attraverso discussioni più informali durante le riunioni.

Così facendo è possibile comprendere internamente quali siano i punti di forza e i successi, e quali invece gli errori o aree in cui serve un approccio diverso.
Cybersecurity e privacy sono i rischi più temuti quando si parla di IA generativa
Possono essere molte le problematiche a cui le aziende che utilizzano sistemi di IA generativa rischiano di esporsi.
Secondo il 38% dei rispondenti, i maggiori rischi a cui potrebbero esporsi le aziende sono rischi legati alla cybersecurity; secondo il 34% rischi legati alla privacy personale e individuale e infine, per il 32% rischi legali e normativi.
L’esperto di Intelligenza artificiale e cofondatore dell’AI week italiana Giacinto Fiore afferma infatti che:
“Le imprese devono assolutamente agire con attività di divulgazione e di formazione all’interno della propria azienda per far conoscere gli strumenti ma anche gli antidoti agli strumenti”.
Spiega che oltre agli strumenti di IA esistono appunto piattaforme che permettono di rilevare se un testo, un'immagine o un audio sia una creazione umana o frutto dell’intelligenza artificiale.
Consigli per le PMI
Le aziende per utilizzare gli strumenti di IA generativa nel modo corretto e prevenire eventuali rischi per l’impresa possono:
- Investire in sistemi di sicurezza i quali proteggono i sistemi informatici e proteggono i dati aziendali.
- Condurre dei programmi formativi sulla sicurezza implementando simulazioni ed esercizi pratici.
- Mantenere le policy aggiornate, chiare e trasparenti così da evitare dubbi o incertezze sull’utilizzo di questi sistemi.
Fiore sottolinea l’importanza del poter riconoscere di che tipo di creazione si stia trattando: “Quello che serve secondo me è una sorta di spunta blu, questa volta, per garantire che quel contenuto sia stato creato da un essere umano piuttosto che da un’intelligenza artificiale. Questo aiuterebbe davvero tutti a comprendere le potenzialità dello strumento”.

Intelligenza artificiale e etica
Oltre ai rischi legati alla sicurezza, un tema rilevante quando si parla di intelligenza artificiale e lavoro è proprio l’eticità di questa.
A livello etico infatti, secondo il 43% dei rispondenti, i rischi maggiormente percepiti sono quelli riguardanti la privacy e la data security; per il 41% una dipendenza eccessiva dall’IA e per il 37% il rischio che possa sostituire i posti di lavoro.
Come spiega l’esperto di IA Giacinto Fiore, ormai tutte le persone sono consapevoli che l’intelligenza artificiale si nutre di dati, dati che le persone forniscono utilizzando social network, piattaforme o altri servizi online.
Le aziende devono essere chiare e trasparenti sull’utilizzo che verrà fatto dei dati raccolti e se questi verranno inseriti in sistemi che utilizzano l’IA. Spiega anche che: “Gli strumenti di IA possono sintetizzare quelle lunghissime pagine di note informative sulla privacy per far comprendere all’utente finale quale sia effettivamente l’utilizzo che le aziende faranno dei propri dati personali”.

Quasi la metà dei dipendenti che utilizzano l’IA generativa è preoccupata di perdere il lavoro a causa di questa tecnologia
Quando si parla di IA generativa utilizzata sul lavoro sorge spontaneo il timore che essa possa sostituire il lavoro umano. Questi sistemi sono infatti in grado di generare testi di diverso tipo, immagini e codici di programmazione.
Il 43% dei rispondenti dichiara di essere preoccupato, in qualche modo, dalla possibilità di perdere il proprio lavoro a causa dell’IA generativa nei prossimi 5 anni. Il 39% invece non è sicuro di quanto questa possa influire sulla sicurezza del lavoro.

Giacinto Fiore spiega che: ”Il mondo del lavoro si è sempre rivoluzionato nel corso dei secoli. Pensate che all’inizio si lavorava 18 ore al giorno (...) Man mano si è arrivati a lavorare 8 ore al giorno, questo è stato grazie al progresso tecnologico e agli strumenti nuovi che utilizziamo. L’IA avrà lo stesso compito, ci permetterà di essere più produttivi in meno ore”.
Gli strumenti di IA aiutano quindi le persone a ottimizzare i risultati e i tempi di svolgimento delle mansioni; ma fino a che punto possono sostituire il lavoro umano?
Il 36% dei rispondenti ritiene che l’IA potrà sostituire tra l’11% e il 20% delle loro mansioni lavorative mentre il 28% pensa che potrà sostituire tra il 21% e il 30%. Come spiega Fiore:
“Ci saranno delle mansioni all’interno di un compito che magari saranno svolte dall’IA o insieme all’IA. Quindi bisognerà completare le proprie competenze lavorando di più su quelle di alto livello lasciando alle macchine quelle di basso livello”.
Oggigiorno infatti oltre alle competenze tecniche, vengono richieste quelle competenze trasversali, dette anche soft skills, le quali consentono di affrontare in maniera efficace le sfide professionali. Queste competenze sono quelle che caratterizzano e contraddistinguono gli esseri umani.

Le aziende dovrebbero mantenere sempre un canale di comunicazione con i dipendenti. Per farlo possono utilizzare piattaforme per la comunicazione interna le quali consentono di condividere le informazioni con i diversi team d’interesse.
Quando si tratta di innovazioni di questo genere è importante comunicare e spiegare quale sia il ruolo della tecnologia e quale quello delle persone così da evitare preoccupazioni che potrebbero avere conseguenze negative sul lavoro.
Le PMI devono prepararsi a utilizzare l'IA generativa
Gli strumenti di intelligenza artificiale stanno già rivoluzionando il mondo del lavoro. Consentono di automatizzare già molte mansioni che prima venivano svolte dalle persone. Ciò su cui bisogna soffermarsi però è come possano essere integrate al lavoro umano. Esse non devono essere una sostituzione della persona, bensì un complemento che aiuta a ottimizzare il lavoro.
Giacinto Fiore afferma: ”io sono un grande fautore dell’IA come strumento che spingerà verso un mondo ancora più democratico, e per fare questo c’è bisogno ancora di molta informazione”.
È importante che le aziende formino e istruiscano i dipendenti a utilizzare questi strumenti nel modo più adeguato, così da trarne il massimo beneficio. Servono inoltre regolamentazioni che delimitino le modalità d’uso dell’IA per evitare di incorrere in errori e rischi anche gravi.
Metodologia:
Per raccogliere i dati di questo studio Capterra ha condotto un sondaggio in Giugno 2023. Per farlo è stato selezionato un campione di 653 persone.
I criteri di selezione dei partecipanti sono:
- Impiegati che lavorano con un pc.
- Utilizzano strumenti di intelligenza artificiale generativa almeno qualche volta al mese
Il campione è rappresentativo della popolazione italiana.