L’intelligenza artificiale generativa permette di automatizzare e velocizzare non solo delle singole task ma dei processi interi a seconda del tipo di business. In questo articolo viene analizzato l’utilizzo di tools come ChatGPT sul lavoro.
In questo articolo
Come abbiamo visto nella prima parte dello studio, le imprese stanno integrando l’IA generativa all’interno dei processi aziendali. Il 67% delle persone che utilizzano l'IA generativa per lavoro, infatti, la usa più di una volta alla settimana.
Tra i tools di scrittura IA, quello di cui si sente più parlare è sicuramente ChatGPT, un chatbot che fornisce risposte e informazioni in base alle richieste dell’utente. Basandosi sull’elaborazione del linguaggio naturale è in grado di dare risposte simili a quelle umane. Quali sono i vantaggi di questo chatbot? Come usarlo nel modo più corretto sul lavoro?
In questa seconda parte dello studio analizziamo come le PMI che usano l’IA generativa, nello specifico ChatGPT, possono farlo nel modo più corretto. Per farlo sono stati intervistati 653 impiegati che lavorano con un pc e utilizzano strumenti di intelligenza artificiale generativa almeno qualche volta al mese. La metodologia completa è visibile alla fine dell’articolo.
A cosa serve l’IA generativa sul lavoro?
L’IA generativa può aiutare a semplificare e velocizzare molti passaggi delle task quotidiane di una persona. Secondo lo studio risulta che il 53% dei dipendenti che usano l’IA generativa sul lavoro, la utilizza qualche volta a settimana; il 33% qualche volta al mese mentre il 14% la utilizza ogni giorno.
L’IA generativa impara dai contenuti che già esistono permettendo di crearne di nuovi a seconda della richiesta dell’utente; i contenuti più richiesti sono:
- Creazione di testi: il 42% dei rispondenti afferma di usare l’intelligenza artificiale generativa sul lavoro per creare testi. Questo modello di IA generativa consente di creare contenuti scritti in modo similare all’uomo. Risulta utile per esempio nel momento in cui si devono pubblicare un gran numero di contenuti, o nel momento in cui si devono scrivere dei copy.
- Creazione di immagini: il 36% dichiara di usare l’IA generativa sul lavoro per creare immagini. In questo caso l’IA generativa è in grado di generare un’immagine a seguito di un comando di testo dell’uomo.
- Miglioramento di testi esistenti: il 33% la utilizza invece per migliorare dei testi già esistenti. L’IA generativa infatti oltre a creare nuovi testi permette di modificare, migliorare o riassumere testi già esistenti. In questo modo è possibile per esempio leggere più facilmente un articolo con una terminologia complessa.
Consiglio per le PMI:
Le aziende possono servirsi dei software di assistenza di scrittura IA, i quali aiutano a creare contenuti unici in diversi formati e toni.
Le caratteristiche principali di questi software sono l’elaborazione del linguaggio naturale, la modifica e la correzione dei testi. Grazie a queste caratteristiche sono in grado di controllare un testo già scritto, oppure possono generare automaticamente dei testi a seconda delle richieste dell’utente come la lunghezza, il tono o la sintattica.
Dove è più efficace l'IA generativa: creatività, analisi e produttività
Come abbiamo potuto notare, l’intelligenza artificiale generativa può essere efficace sotto vari punti di vista.
Secondo il 36% degli intervistati, l'IA generativa è più efficace quando si tratta di aiutare la produttività, secondo il 34% è efficace per l'analisi e la sintesi dei dati e per il 33% aiuta la creatività.
Se utilizzata in maniera corretta l’IA generativa permette di migliorare notevolmente il risultato finale di un determinato lavoro. Integrandola alle capacità umane permette all’uomo di dedicare più tempo a determinate fasi o processi automatizzando e completando le fasi più automatiche.
I risultati lo confermano: il 40% dichiara di interpretare i dati più velocemente e in maniera più efficiente grazie all’IA generativa; il 26% ha più tempo da dedicare a task di valore maggiore mentre il 23% dichiara di poter eseguire più attività grazie all’utilizzo di questi strumenti.
Tra i molteplici usi, l’IA generativa per esempio può creare presentazioni, può aiutare a sviluppare report o a organizzare le attività lavorative. Avendo a sostegno un “tool intelligente” i dipendenti possono avere una visione più ampia dell’organizzazione dei progetti ed essere più fiduciosi nella gestione di essi.
Usi principali di ChatGPT sul lavoro: scrittura e modifica dei testi
Quali sono però gli strumenti di IA generativa più utilizzati?
Stanno nascendo sempre più tools di IA generativa; i più utilizzati dai rispondenti sono:
- ChatGPT, dal 61%.
- DeepMind’s Alpha Code (GoogleLab), dal 23%.
- DALL-E, dal 19%.
Mentre ChatGPT è un chatbot basato sull’apprendimento automatico che fornisce risposte con un linguaggio naturale, DeepMind’s Alpha Code è un sistema in grado di scrivere programmi per computer; DALL-E invece è un algoritmo di IA generativa capace di creare immagini partendo da una descrizione testuale.
Tuttavia, come possiamo vedere dai dati, ChatGPT è di gran lunga lo strumento più utilizzato, secondo il nostro campione. Approfondiamo come lo usano i dipendenti in Italia
Cosa può fare ChatGPT
ChatGPT, ovvero Generative Pretrained Transformer, è un chatbot di intelligenza artificiale basato sull’apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane.
ChatGPT è in grado di generare diverse tipologie di testi utilizzando i tantissimi dati che ha immagazzinato e che continua a immagazzinare grazie alle informazioni che aggiungono gli utenti nel momento in cui scrivono sulla piattaforma.
È la piattaforma di IA generativa più utilizzata dai rispondenti allo studio, di fatto il 91% degli utenti dichiara di utilizzarlo almeno un paio di volte a settimana, mentre il 33% dichiara di utilizzarlo da 3 a 10 volte al giorno.
A quale scopo viene usato ChatGPT?
ChatGPT può essere utilizzato per diverse funzioni, secondo i dipendenti che lo utilizzano viene maggiormente usato per modificare testi (39%), scrivere dei nuovi copy (37%), analizzare dati (34%).
Questa intelligenza artificiale consente infatti di modificare e correggere dei testi esistenti o di tradurli. In base alle indicazioni che le vengono fornite è in grado di scrivere articoli o contenuti di diverso tipo. Tutto ciò è di grande aiuto per chi deve produrre una grossa quantità di contenuti, è essenziale però ricontrollare i risultati ottenuti. Infatti nonostante a primo impatto il testo possa apparire autorevole e veritiero, la piattaforma non sempre attinge dalle fonti più corrette.
Benefici e preoccupazioni dell’utilizzo di ChatGPT sul lavoro
Come abbiamo visto precedentemente l’IA generativa consente di aumentare la creatività e la produttività sul lavoro.
Utilizzare il tool ChatGPT per svolgere le mansioni lavorative porterà di conseguenza a dei benefici, ma anche a degli svantaggi. Nonostante sia stato sviluppato a scopo benevolo infatti, c’è il rischio che se utilizzato da esperti malintenzionati, possa essere il mezzo per creare truffe e minacciare la sicurezza aziendale.
Benefici dell’utilizzo di ChatGPT
Come gli altri strumenti di IA generativa, secondo gli utenti intervistati, tra i benefici di usare ChatGPT vi è la possibilità di:
- Ottenere risultati creativi: secondo il 38% di coloro che utilizzano ChatGPT sul lavoro uno dei principali benefici è quello di ottenere dei risultati creativi. ChatGPT, come altri sistemi di IA generativa, fornisce delle risposte in base ai dati inseriti dagli altri utenti; questo permette quindi di mettere insieme più idee o informazioni rispetto a quelle che si potrebbero trovare cercando per esempio tramite un motore di ricerca.
- Risparmiare tempo: per il 36% ChatGPT permette di risparmiare tempo. La piattaforma infatti fornisce risposte alle domande degli utenti in tempi brevissimi ed è in grado di scrivere un articolo intero in pochi istanti. Sebbene i risultati vadano sempre verificati ciò permette di non perdere tempo in alcune fasi di ricerca o di svolgimento di task ripetitive.
- Riduzione dei costi: per il 34% la piattaforma consente di ridurre i costi. Questo probabilmente perché permette di semplificare e automatizzare determinate task che andavano svolte manualmente o con tools appositi.
Preoccupazioni dell’utilizzo di ChatGPT
Tra le preoccupazioni di chi lo utilizza invece è possibile riscontrare:
- Diffusione di informazioni inesatte a causa degli utenti che considerano le risposte di ChatGPT come definitive secondo il 28% degli utilizzatori della piattaforma. ChatGPT infatti dà delle risposte che possono essere percepite con un tono autorevole e apparentemente veritiero. Come esploreremo nella prossima sezione, prima di prendere una sua risposta come definitiva e sicura è importante però verificarne la fonte. Potrebbe aver preso le informazioni per generare le risposte da fonti non autorevoli o semplicemente, il database può non essere recentemente aggiornato e quindi fornire un’informazione datata.
- Preoccupazioni per la sicurezza in merito al potenziale hacking di ChatGPT per il 27%. È bene assicurarsi che non si stiano inserendo dati o informazioni che non devono essere divulgate o rese pubbliche. Magari è meglio utilizzarlo per attività più generali, ma non per quelle che richiedono l'inserimento di dati proprietari specifici o di informazioni sensibili.
- Eccessiva dipendenza da ChatGPT e da altri strumenti di intelligenza artificiale per l'esecuzione dei compiti secondo il 27%. ChatGPT e gli altri tools di IA generativa infatti devono essere un supplemento per ottenere il risultato finale. Queste piattaforme infatti sono ottime opportunità per iniziare le proprie ricerche e per espandere il proprio raggio creativo, ma non bisogna prendere il risultato fornito come quello definitivo.
Consigli per le PMI
Per trarre il massimo vantaggio da tools come ChatGPT le aziende possono prendere alcuni accorgimenti così da potere utilizzare queste piattaforme nel modo più corretto. Gartner (contenuto disponibile in inglese) in uno dei suoi ultimi studi fornisce alcuni accorgimenti per prevenire eventuali rischi, tra cui:
- Creare delle guide che dicano ai dipendenti come verificare l’accuratezza degli output generati da ChatGPT così da evitare la diffusione di informazioni inesatte.
- Dato l'aumento del rischio di hacking tramite l’utilizzo di ChatGPT, le imprese devono intraprendere azioni per prevenire eventuali attacchi. Per farlo possono inviare promemoria ai dipendi sull’uso corretto di questi sistemi.
- Tutti i dipendenti che utilizzano tools come ChatGPT devono poter reperire le informazioni e le policy inerenti all’utilizzo corretto di queste piattaforme in maniera semplice e trasparente.
Come controllare risultati ottenuti da ChatGPT
ChatGPT, come altri sistemi di IA generativa, può creare risultati imprecisi o distorti, rendendo essenziale la supervisione umana.
Chiedendo ai dipendenti che usano ChatGPT per svolgere mansioni lavorative in che misura controllino i risultati ottenuti per individuare eventuali errori, il 50% afferma che “Esamina e verifica meticolosamente ogni risposta prima di utilizzarla”. Il 41% esegue alcuni controlli, ma non per tutti i risultati; infine l’8% controlla i risultati a campione, ma non in modo costante.
Questi dati mostrano che metà degli intervistati stanno utilizzando i risultati ottenuti da ChatGPT senza una supervisione specifica. Le aziende devono preoccuparsi di fornire i metodi per utilizzare queste piattaforme nel modo più corretto.
Tra le persone che controllano i risultati ottenuti da ChatGPT emerge che secondo il 48%, la percentuale degli output forniti da ChatGPT che necessitano di correzioni varia tra il 20% e il 50%. Secondo il 38% invece è necessario correggere meno del 20% dei risultati.
Vedendo questi dati è doveroso ribadire l’importanza della supervisione umana, del dover controllare la veridicità delle informazioni così da evitare di utilizzare dati di natura falsa.
Come abbiamo approfondito nella prima parte dello studio, le aziende possono adottare alcuni accorgimenti per ottenere i migliori risultati da tools come ChatGPT sul lavoro:
- Verificare che l’informazione venga da fonti autorevoli.
- Verificare la data in cui l’informazione è stata fornita.
- Creare un team apposito che si occupi del controllo dei risultati di questi tools.
- Raccogliere dei feedback interni sul processo e sui risultati ottenuti.
L’IA generativa sta muovendo i primi passi all’interno delle imprese
Sembra che gli strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT verranno introdotti sempre di più all’interno delle aziende.
È compito delle imprese preoccuparsi di spiegare ai propri dipendenti le opportunità e i rischi in cui si può incorrere utilizzando questi strumenti. Per quanto essi siano in grado di semplificare determinati processi e risultino tools “intelligenti”, non dispongono della capacità di pensare che ha l’uomo. Essi attingono da fonti e informazioni inserite senza comprendere cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Utilizzati nella maniera corretta e sotto la supervisione e verifica dell’uomo possono sicuramente però aiutare a raggiungere risultati migliori risparmiando tempo, risorse ed energie, dando la possibilità alle persone di concentrarsi su task più rilevanti.
Metodologia:
Per raccogliere i dati di questo studio Capterra ha condotto un sondaggio in Giugno 2023. Per farlo è stato selezionato un campione di 653 persone.
I criteri di selezione dei partecipanti sono:
- Impiegati che lavorano con un pc.
- Utilizzano strumenti di intelligenza artificiale generativa almeno qualche volta al mese
Il campione è rappresentativo della popolazione italiana.