In questo studio viene spiegato il significato di smart city e viene mostrato come le PMI possono integrarsi alle città intelligenti per contribuire al benessere cittadino.

In questo articolo
Smart city è un termine probabilmente noto, nonostante questo però il significato non è ancora ben chiaro a tutti. Secondo l’ultimo studio condotto da Capterra, il 37% dei rispondenti non era a conoscenza del concetto prima che gli venisse mostrata una definizione.
Per iniziare è bene quindi chiarire il concetto di smart city. Secondo la Commissione Europea (contenuto disponibile in inglese) una smart city è un luogo dove i servizi e le reti tradizionali diventano più efficienti grazie all’uso della tecnologia per aiutare i cittadini e le aziende che vi operano.
Come sta già accadendo, la tecnologia è sempre più integrata nella vita quotidiana delle persone e della vita cittadina: esistono app per gestire la mobilità, sistemi per migliorare la sicurezza urbana e piattaforme per gestire le risorse energetiche.
Quali azioni possono svolgere le aziende per evolversi e adattarsi alle esigenze dei cittadini, collaborando all’interno di un ecosistema intelligente?
In questo studio Capterra vuole analizzare come le persone siano coinvolte nelle smart cities e come le aziende possono farne parte. Per farlo sono state intervistate 1006 persone che vivono in città, di età superiore ai 18 anni. La metodologia completa è visibile alla fine dell’articolo.
Mobilità, pagamenti e sicurezza smart: i servizi più diffusi in città
Quando si parla dei servizi che può offrire una smart city, si fa riferimento a diversi aspetti come la mobilità, l’accesso ai servizi pubblici, la sostenibilità e in generale all’utilizzo della tecnologia per velocizzare e connettere i servizi offerti dalla città.
In un articolo precedente sono state illustrate le dimensioni che caratterizzano una smart city, le quali comprendono:
- Smart people
- Smart governance
- Smart economy
- Smart living
- Smart mobility
- Smart enviroment
Ogni dimensione comprende un insieme di servizi i quali consentono di sviluppare al meglio una smart city. Secondo i rispondenti allo studio, in Italia, i primi servizi che sono stati resi disponibili nelle diverse città sono smart mobility per il 75%, pagamenti e gestione delle finanze smart per il 63% e sicurezza smart per il 52%.

Il 75% ha servizi di Smart mobility nella città:
I servizi di smart mobility sono probabilmente i più disponibili e richiesti nelle città. Con servizi di smart mobility si fa riferimento per esempio alle stazioni per ricaricare le macchine elettriche, ai trasporti pubblici a zero emissioni o ai servizi di sharing di biciclette o motorini. Dallo studio emerge che questi servizi sono maggiormente disponibili al nord Italia, così dichiara l’82% dei rispondenti di quest’area; a seguire si possono trovare al centro Italia secondo l’80%, sulle isole per il 70% e al sud secondo il 61%.
I servizi di smart mobility che vengono maggiormente utilizzati secondo coloro che hanno servizi di smart mobility nella loro città sono i trasporti pubblici a zero emissioni, usufruiti dal 66%. A seguire, il 43% dichiara di usare, o aver usato, le biciclette condivise e il 42% di guidare, o aver guidato, macchine elettriche.
L'8% degli intervistati dichiara di utilizzare app per la mobilità intelligente.
Queste applicazioni consentono ai cittadini di usufruire facilmente di biciclette, scooter o auto elettriche. Per coloro che lavorano in questi ambiti, creare delle app intuitive e di facile comprensione permette alle persone di creare un proprio account personale e con pochi click, decidere come spostarsi e dove, riducendo i tempi e i costi.
Il 63% ha dei sistemi di pagamento e finanza intelligenti in città:
I sistemi di pagamento e finanza intelligenti sono quei metodi che semplificano una transazione, per esempio un pagamento contactless, il quale può avvenire direttamente dal cellulare o da uno smart watch. Il 69% dei rispondenti residenti nel nord Italia dichiara di avere questi servizi in città, al centro Italia il 68%, nelle isole il 57% mentre al sud il 53%.
Da questi dati è possibile notare come la tecnologia in una smart city possa svilupparsi in diversi ambiti e settori. È visibile inoltre come questi servizi siano maggiormente disponibili nel nord Italia rispetto al sud. Ciò potrebbe essere dovuto a una serie di ragioni diverse, tra cui la mancanza di infrastrutture adeguate per questi particolari servizi, un minore interesse generale per questi servizi o anche la riluttanza delle aziende a cimentarsi in questa tecnologia.
Il 51% degli intervistati utilizza app per effettuare pagamenti e gestire le finanze in modo “intelligente”.
App legate alla gestione delle finanze o i digital wallets consentono alle persone di pagare in modi differenti, facilitando l’acquisto di prodotti o servizi.
In questo caso le PMI possono fornirsi di software di gestione dei pagamenti, i quali permettono di elaborare i pagamenti con carta di credito tramite Internet o le interfacce POS tradizionali e assicurarsi che essi accettino anche pagamenti contactless e digital wallets, ormai sempre più in vigore.
Il 52% ha dei sistemi di sicurezza intelligenti in città:
Secondo lo studio, il terzo tipo di servizi più disponibili in Italia sono i sistemi di sicurezza intelligenti come i sistemi di videosorveglianza in strada o nei trasporti pubblici. In questo caso le differenze sul territorio aumentano: il 60% dei rispondenti nel nord Italia dichiara di avere questi sistemi nella propria area, al centro Italia sono disponibili secondo il 54% mentre al sud per il 40%.
Il 78% dei rispondenti si sentirebbe più sicuro sapendo che alcuni strumenti tecnologici possono sorvegliare la propria sicurezza.
Molte persone si sentirebbero sicure sapendo che esiste una tecnologia che controlla la sicurezza. Per il 65%, pur affidando la propria sicurezza alla tecnologia, è comunque molto importante l’intervento umano.
Anche le imprese dovrebbero prestare attenzione e munirsi di sistemi di sicurezza. Essi consentono di proteggere oltre al proprio business, gli impiegati e i clienti. Oltre ai sistemi tecnologici, è importante però che ci siano delle persone apposite di riferimento a cui rivolgersi. Inoltre, nel momento in cui si utilizzano sistemi di sorveglianza come telecamere è doveroso essere a conoscenza delle leggi sulla privacy per l’utilizzo di queste e di informare tutte le persone coinvolte.
4 modi per fare parte di una smart city
Lo sviluppo di una smart city implica il coinvolgimento di più fattori: scelte governative, amministrazione pubblica ma anche le piccole realtà private che possono partecipare e apportare i propri servizi.
Le imprese interessate a contribuire al progresso di una smart city attraverso i propri prodotti o servizi possono seguire alcuni accorgimenti.
Abbiamo chiesto agli intervistati quali fossero le tecnologie più desiderate per avere una città intelligente ed è emerso che le principali sono il 5G, l’IoT, e le blockchains.

Di seguito vediamo come le aziende possono usare queste tecnologie a proprio vantaggio e fare parte di un ambiente interconnesso.
Adattarsi alla tecnologia del 5G
Il 48% degli intervistati afferma di avere già la tecnologia 5G nella propria città, mentre il 44% sarebbe interessato ad averla.
Il 5G, acronimo di quinta generazione, è una rete cellulare che offre una maggiore velocità della trasmissione dei dati, arrivando a essere circa 100 volte più veloce del 4G. Inoltre il 5G permette di avere un numero maggiore di utenti connessi alla stessa rete senza perdere la qualità del segnale.
In Italia il 5G è arrivato nel 2019, da allora la maggior parte delle città dispongono di una copertura. Le aziende che vogliono far parte di una smart city dovrebbero aggiornare o sostituire i loro sistemi con dispositivi che supportano il 5G. È chiaro che le persone sono interessate soprattutto all'accesso a Internet veloce e gratuito, quindi anche se il 5G non è disponibile nella loro zona, le PMI possono adottare misure per garantirlo.
Possono inoltre adottare software per monitorare il traffico internet così da tenere sotto controllo il traffico internet per identificare le aree problematiche e poter agire conseguentemente nel modo più appropriato.
Preparasi all’internet delle cose (IOT)
L’internet delle cose (IOT) è una rete di dispositivi in continua espansione dotata di connessione internet; in città possono esistere per esempio sensori intelligenti in grado di monitorare il traffico e di trasmettere i dati dei vari sensori a un database centrale.
Il 37% degli intervistati afferma che sarebbe interessato ad avere più servizi di IOT nella propria città, mentre a dichiarare di avere già queste tecnologie sono il 19%.
Che si stia offrendo un prodotto o un servizio, la maggior parte delle volte ci si aspetta che questo sia interconnesso tra diversi dispositivi. L’interconnessione implica una maggiore raccolta di dati da parte delle aziende, i quali possono essere utilizzati per migliorare continuamente le strategie di business e soddisfare le richieste dei clienti.
Le imprese, utilizzando piattaforme IoT sono quindi in grado di creare i propri ecosistemi di applicazioni interconnesse, possono creare i propri database di informazioni e di conseguenza prendere le migliori decisioni di business fornendo al contempo un'esperienza più snella ai clienti.
Comprendere i modelli blockchain
Il terzo servizio più desiderato dai rispondenti è la tecnologia inerente alle blockchain, desiderato dal 33% e presente secondo il 17%.
Una blockchain è un registro digitale open source decentralizzato che memorizza blocchi crittografati di dati finanziari in una singola rete per formare una catena.
In uno studio condotto l’anno scorso da Capterra, il 35% degli intervistati aveva dichiarato di essere preoccupato a effettuare pagamenti online. Usare modelli blockchain consente alle PMI di inviare e ricevere valute digitali senza pagare alcuna commissione e ai cittadini di effettuare pagamenti sicuri (contenuto disponibile in inglese) diminuendo il rischio di essere hackerati, poichè i dati vengono salvati in luoghi diversi, a blocchi.
Sebbene queste tecnologie non siano attualmente molto diffuse all'interno delle aziende, le imprese dovrebbero prepararsi alla possibilità che queste tecnologie diventino più importanti per le transazioni online.
Aumentare la sicurezza aziendale
Visti i servizi più desiderati e le tecnologie richieste inerenti al trasferimento e alla fruizione dei dati, le imprese devono essere preparate a un uso sicuro e corretto.
Creare e far parte di una smart city significa egualmente condividere e raccogliere una grande quantità di dati. È importante quindi proteggere questi dati e far sentire protetti coloro che li condividono.
Per fare ciò le aziende possono prendere alcuni accorgimenti e utilizzare dei sistemi di cybersecurity che proteggano i materiali sensibili. Inoltre è importante cercare di essere sempre trasparenti e specificare con chiarezza quali dati si stanno raccogliendo e per quale scopo verranno utilizzati.

Sostenibilità e smart city: quali sono i benefici per le città
Uno degli aspetti principali di una smart city è senza dubbio la sostenibilità. Quando si fa riferimento alle città intelligenti non ci si riferisce solo ai miglioramenti per la vita dei cittadini, ma anche a quelle azioni svolte per ridurre gli sprechi all’interno delle metropoli.
I dati lo confermano; secondo il 35% dei rispondenti l’aspetto più importante nel momento in cui si sviluppa una smart city è la sostenibilità.
Al secondo posto, per il 26%, c’è l’accessibilità. In questo caso le tecnologia deve aiutare a rendere la città accessibile al maggior numero di persone. Infine, al terzo posto, per il 21% c’è la convenienza la quale aiuta le persone nella vita cittadina quotidiana.

Le tecnologie utilizzate nella smart city dovrebbero aiutare a ridurre gli sprechi e a ottimizzare le energie. L’87% degli intervistati, infatti, è d’accordo che attraverso l’implementazione di strategie “intelligenti” le città saranno più sostenibili.
Chiedendo inoltre ai rispondenti quali siano i tre principali impatti positivi che si sperano di ottenere da una smart city, il 58% spera di vedere un miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua; il 54% una mobilità più sostenibile all’interno della città e sempre per il 54% una migliore gestione dei rifiuti.
Per controllare l’utilizzo delle risorse e dell’energia esistono piattaforme apposite che consentono di monitorare le quantità utilizzate e quelle che vengono sprecate. Per una strategia smart city di successo, tutte le imprese e i residenti della città devono fare la loro parte. Le PMI possono utilizzare i seguenti strumenti per contribuire a migliorare la loro sostenibilità:
- I software per la gestione delle risorse energetiche aiutano a controllare e supervisionare i sistemi di generazione e distribuzione dell’energia. Inoltre automatizzano processi come la contabilità delle utenze o le transazioni.
- Le piattaforme per la gestione dei rifiuti aiutano le aziende a raccogliere, riciclare e smaltire i rifiuti nel rispetto degli standard di sicurezza.
Molti servizi con fini sostenibili vengono già utilizzati dalle persone, tra coloro che usano servizi per l’energia intelligente:
- Il 75% afferma di usare le fatture digitali per tenere traccia dei consumi di elettricità o acqua. I programmi di fatturazione elettronica automatizzano i processi di ricezione dei pagamenti, evitano l’utilizzo di carta e inchiostro e consentono l’interoperabilità tra diversi gestionali e sistemi di contabilità.
- Il 60% utilizza servizi per non sprecare il cibo. Stanno infatti nascendo sempre più applicazioni o programmi che permettono di venire a conoscenza di prodotti alimentari ancora buoni ma che verranno buttati se nessuno li compra.
- Il 58% dichiara invece di fare shopping in negozi di seconda mano. L’usato infatti sta tornando di moda, non solo per l’estetica in sé, ma proprio per poter dare una nuova vita a prodotti ancora in buono stato.

Intraprendere azioni sostenibili e misure per il risparmio energetico dovrebbe essere parte delle strategie aziendali oggigiorno.
In un recente studio di Capterra emerge che il 79% delle aziende è preoccupato per l’impatto ambientale del cambiamento climatico sulla propria attività, per questo è fondamentale intraprendere azioni a riguardo.
Accessibilità e inclusione in una smart city
In concreto si possono svolgere determinate azioni le quali abbracciano l’inclusione digitale e consentono l’adattamento alla smart city; secondo i rispondenti le azioni richieste sono:
- Offrire training gratuiti per imparare a usare i tools digitali: secondo il 48% infatti se venissero offerti corsi di formazione sull'uso di questi sistemi, si contribuirebbe a favorire l'inclusione e l'accessibilità.
- Fornire accessi alle app convenienti: per il 38% avere accessi convenienti come versioni gratuite di applicazioni inerenti alle città intelligenti ne promuoverebbe un maggiore utilizzo.
- Fornire aiuti finanziari per accedere alle tecnologie: secondo il 37% un altro incentivo per promuovere le smart cities sono degli aiuti finanziari i quali consentono di acquistare strumenti tecnologici per poter accedere ai servizi.
Verso una città sempre più collaborativa
Il mondo è in continua evoluzione, e così anche le città; poco a poco vengono compiuti passi per migliorare e semplificare la vita cittadina.
Come emerge dallo studio, una smart city è il frutto di diversi fattori e attori che, svolgendo il proprio, contribuiscono a creare un ambiente interconnesso.
Le aziende per abbracciare questa “evoluzione intelligente” della città devono rimanere al passo con le tecnologie in uso, questo significa adottare i sistemi più indicati e formare in modo adeguato tutti gli stakeholder.
Collaborando in una smart city sarà possibile quindi migliorare la vita delle persone e della città stessa, a livello sociale, sostenibile ed economico.
Metodologia:
Per raccogliere i dati di questo studio Capterra ha condotto un sondaggio in Agosto 2023. Per farlo è stato selezionato un campione di 1006 persone.
I criteri di selezione dei partecipanti sono:
- Persone residenti in una città piccola, grande o media.
- Maggiori di diciotto anni
Il campione è rappresentativo della popolazione italiana.