L’inflazione ha evidenziato diversi cambiamenti tra cui l’aumento dei prezzi e la riduzione delle dimensioni dei prodotti offerti. Capterra in questo studio vuole analizzare le azioni che intraprendono le persone per fronteggiare la situazione economica attuale.
In questo articolo
L’Italia, come tanti altri paesi nel mondo, da anni sta soffrendo una crisi economica, la quale ha portato nel 2022 al tasso d’inflazione più alto visto dal 1985.
Gli ultimi dati Istat mostrano che a Marzo 2023, per la prima volta dopo mesi, l’inflazione è leggermente in calo, attestata al 7,7% rispetto al 9,1% di febbraio. A calare sono principalmente i beni energetici; ciò che invece non cala è il prezzo nei beni di consumo, il cosiddetto “carrello della spesa”. Infatti, i prodotti e i servizi che si comprano quotidianamente continuano a vedere un incremento dei prezzi.
Questo aumento dei prezzi non influenza solo i consumatori nel momento in cui devono comprare i beni di cui hanno bisogno, in automatico affligge anche le aziende, che devono rivalutare i costi di produzione e di vendita di un bene o servizio; così come il costo delle materie prime dei fornitori, che aumentando, implica un aumento di prezzo in tutto il processo di vendita.
Oggi le imprese devono imparare ad adattarsi a questo clima economico incerto, gestendo con attenzione le spese e i prezzi.
Nel suo ultimo studio Capterra ha voluto investigare se i consumatori fossero consapevoli dell’aumento dei prezzi e quali azioni venissero intraprese dalle aziende per fronteggiare questo problema. Per farlo sono state intervistate 1017 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che abbiano il compito di occuparsi delle spese casalinghe. La metodologia completa è visibile alla fine dell’articolo.
Conseguenze dell’inflazione: aumento dei prezzi e diminuzione delle quantità dei prodotti
Per definizione, l’inflazione è l’aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o la diminuzione progressiva del valore della moneta. I prezzi dei beni e dei servizi possono cambiare in qualsiasi momento nelle economie di mercato e ciò è dovuto alle differenze che vi sono tra domanda e offerta.
Nell’ultimo anno l’inflazione è aumentata notevolmente. Le persone lo hanno notato attraverso i gesti quotidiani come pagare le bollette di casa o fare la spesa al supermercato; quando dopo aver comprato i soliti prodotti abitudinari, lo scontrino mostra una cifra più elevata, oppure quando ci si accorge che un prodotto che si è soliti acquistare, finisce prima del previsto. Entrambi i fenomeni sono dovuti al fatto che le imprese hanno alzato i prezzi dei prodotti, o che per non aumentarne il costo, hanno diminuito la quantità del prodotto stesso, così da non creare una reazione di sfiducia nel consumatore.
Il 91% dei rispondenti ha notato un aumento del prezzo di prodotti e servizi
In Italia sono in molti ad aver notato un cambio nei costi, nelle dimensioni dei prodotti e dei servizi offerti. Secondo la ricerca di Capterra, infatti, il 91% dei rispondenti ha affermato di aver notato un aumento dei prezzi in un prodotto o un servizio nell’ultimo anno.
Tra gli intervistati che hanno dichiarato di aver notato un aumento dei prezzi nell'ultimo anno, il 97% ha notato un aumento della spesa dei generi alimentari, l'81% ha notato un aumento nei prodotti di bellezza e salute e il 76% ha notato un aumento dei prezzi dei prodotti del commercio sostenibile o biologici.
Trai servizi in cui è stato notato maggiormente l’aumento dei prezzi, invece, il 93% ha notato un aumento delle bollette di casa, il 92% un aumento dell’importo nei bar e ristoranti ed il 76% un aumento di prezzi legati ai viaggi (per esempio voli o hotel).
Questi cambi di importi non sempre vengono espressi esplicitamente dalle aziende, infatti solo il 3% afferma di averlo saputo tramite una comunicazione da parte del brand, che fosse tramite newsletter o tramite una pubblicità. Il 72% dichiara di aver notato cambiamenti nel momento in cui si trovava nel luogo d’acquisto; il 16% invece online, mentre guardava l’ecommerce o il sito web.
È importante che le aziende si assicurino di comunicare i cambiamenti con i propri clienti. Questo può avvenire attraverso newsletter, e-mail una tantum o un segnale sul sito web dell'azienda; questo tema verrà approfondito nella seconda parte dello studio.
Il 18% dei rispondenti ha notato una riduzione delle dimensioni di un prodotto
Oltre all’aumentare il costo di un bene o servizio, un’altra tattica che stanno implementando le imprese per fronteggiare la crisi è la riduzione delle quantità di prodotto o di servizi offerti a parità di prezzo. Questo può avvenire per diverse ragioni: tra queste possono esserci degli aumenti di costi di produzione, e quindi per non alzare il prezzo finale si decide di detrarre una certa quantità di prodotto.
Il 18% degli intervistati infatti dichiara di aver notato una riduzione delle dimensioni di un prodotto o delle funzionalità di un servizio. Gli alimenti sono stati il tipo di prodotto in cui la maggior parte degli intervistati ha osservato una riduzione delle dimensioni, con il 78% di coloro che hanno notato riduzioni in questo tipo di prodotti. Il 48% ha notato una riduzione delle dimensioni dei prodotti per la salute e la bellezza, mentre il 24% l'ha notata per i prodotti sostenibili e biologici.
Tra i servizi invece non sono stati notati cambiamenti di offerte a parità di prezzo.
Come fronteggiare l’aumento dei prezzi in Italia?
Questi consistenti aumenti dei prezzi dei prodotti e dei servizi, oltre che a livello economico, possono intaccare anche lo stato emotivo delle persone. Il 57% dei rispondenti infatti dichiara di sentirsi in qualche modo ansioso a causa di questi aumenti e cambi di prezzi; il 22% si sente molto ansioso mentre il 19% non molto. Solo il 3% dichiara di non esserlo affatto.
Tra i paesi in cui Capterra ha svolto lo studio, la Francia, con il 91% dei rispondenti, è il paese con il più alto livello di ansia, a seguire vi è l’Olanda, con l’85% e l’Inghilterra, con l’81% mentre in Italia è il 79%.
L’aumento dei prezzi di prodotti e servizi ha innescato diverse reazioni da parte dei consumatori. Come abbiamo visto, da un lato vi è l'ansia per questo fenomeno, dall’altro lato però vengono utilizzati e scoperti nuovi metodi per controllare il proprio denaro e le proprie spese.
Secondo i rispondenti, infatti, le piattaforme più utilizzate per fronteggiare questa situazione sono: applicazioni per tracciare le proprie spese, app per comprare prodotti all’asta oppure app per confrontare i prodotti o servizi esistenti.
Piattaforme per la gestione delle finanze: utilizzate dal 64%
Il 64% dei rispondenti afferma di utilizzare piattaforme per la gestione delle finanze o della banca; di queste, il 19% ha iniziato ad usarle data la situazione economica attuale in Italia.
I servizi più utilizzati tramite le app o piattaforme finanziarie sono i servizi per effettuare pagamenti, utilizzati dal 63% dei rispondenti che interagiscono con queste applicazioni. A seguire vi sono servizi di banca tradizionali, utilizzati dal 51% mentre i servizi di prestito vengono usufruiti dal 26%.
Il 59% dei rispondenti utilizza queste piattaforme finanziarie per tenere traccia delle proprie spese; il 27% per evitare spese in eccesso e rispettare i tempi di pagamento, mentre il 23% per effettuare transazioni da remoto.
Per incentivare e aiutare i consumatori è importante che le aziende offrano diversi metodi di pagamento, sia online che sul punto vendita.
Offrire metodi di pagamento alternativi consente alle persone di acquistare prodotti o servizi che, attraverso il pagamento tradizionale non comprerebbero.
In uno studio effettuato precedentemente da Capterra si evince che il 49% dei consumatori è interessato al metodo di acquisto buy now, pay later. Attraverso questa modalità di pagamento è possibile dilazionare acquisti di diverso tipo in più rate, senza interessi. Questo può essere utile per i consumatori che non vogliono o non possono pagare l'intero prezzo in anticipo o per coloro che desiderano provare un prodotto prima di pagarlo.
Piattaforme per aste: utilizzate dal 59%
Dalla pandemia e con la crescita dell’inflazione, è aumentato sempre di più e continua tutt’oggi il fenomeno delle aste online. Dovuto all’aumento dei prezzi continuo infatti, le persone hanno cercato fonti di guadagno alternative vendendo beni tramite aste online; altri invece hanno cercato attraverso queste una fonte di risparmio.
Il 39% dei rispondenti infatti utilizzava già piattaforme di aste prima della situazione economica attuale mentre il 20% ha iniziato ad utilizzarle per via dell’aumento dei prezzi.
Non solo i singoli consumatori ma anche le aziende possono beneficiare delle aste online.
Tra le diverse strategie aziendali, le imprese possono creare le proprie aste private, infatti, attraverso le aste online è possibile ridurre i prezzi di acquisto coinvolgendo più fornitori sin dalle prime fasi del processo e diminuire i tempi di comunicazione con essi. Inoltre, attraverso i tool di aste online è possibile semplificare e automatizzare vari passaggi del processo di acquisto.
Piattaforme di confronto: utilizzate dal 57%
Il terzo tipo di piattaforme più utilizzate in Italia per fronteggiare l’aumento dei prezzi in Italia sono le piattaforme di confronto. Esse permettono di paragonare prezzi, caratteristiche o recensioni così da potere conoscere tutte le differenze di un prodotto o un servizio nel momento dell’acquisto.
Il 36% dei rispondenti già utilizzava questo tipo di piattaforme prima della situazione economica corrente mentre il 21% ha iniziato ad usarle dovuto a questa. Secondo il 56% dei consumatori di piattaforme di comparazione, infatti, queste piattaforme hanno aiutato a trovare il miglior prezzo per un prodotto o servizio; secondo il 42% è stato possibile trovare il miglior prodotto dentro al budget stabilito mentre per il 30% è stato possibile scoprire prodotti migliori rispetto a quello a cui si pensava in origine. Il 66% delle persone che utilizza queste applicazioni afferma che il prezzo è tra gli aspetti più guardati mentre il 49% verifica le recensioni.
Già in un precedente studio di Capterra era emerso che il 90% degli italiani legge recensioni online prima di acquistare un prodotto o servizio.
Poiché i potenziali clienti utilizzano le recensioni online per confrontare un determinato prodotto con altri, sia su siti web di confronto dedicati che in altri luoghi, è importante concentrarsi su questo elemento come strumento di marketing. Le aziende possono utilizzare strumenti di gestione delle recensioni per monitorare e rispondere alle recensioni sul web. Le recensioni sono infatti un elemento decisivo nella fase di acquisto.
Per le aziende è molto importante dunque prestare attenzione alle recensioni dei propri clienti. Dalle recensioni è possibile comprendere cosa migliorare, creare relazioni con i clienti ed ottenere pubblicità.
I consumatori sono consapevoli della situazione economica attuale
Ricapitolando quindi, dallo studio emerge che le persone sono al corrente della situazione economica in Italia. Sono consapevoli dell’aumento dei prezzi dei prodotti e dei servizi e delle strategie aziendali che le imprese stanno attuando per preservarsi.
L’aumento di questi prezzi sta destando diverse preoccupazioni, per questo motivo le aziende devono cercare di essere trasparenti e sincere con i propri clienti in modo tale da non perdere la loro fiducia.
Inviando comunicazioni e aggiornamenti sulle strategie di business che stanno attuando possono permettere ai consumatori di restare aggiornati e decidere quale opzione si avvicini di più alle proprie necessità. Nella seconda parte dello studio analizzeremo la comunicazione tra aziende e consumatori vista la situazione economica.
Per fronteggiare la situazione economica attuale, piattaforme e applicazioni possono venire in aiuto sia ai consumatori che alle aziende, aiutando a trovare opportunità, a risparmiare e ad ottimizzare i processi.
Offrire alternative di prodotto, promozioni e metodi di pagamento differenti può aumentare le possibilità di vendita e aumentare la soddisfazione dei consumatori.
Metodologia:
Per raccogliere i dati di questo studio Capterra ha condotto un sondaggio in Marzo 2023. Per farlo è stato selezionato un campione di 1017 persone.
I criteri di selezione dei partecipanti sono:
- Età compresa tra i 18 e 65 anni.
- Essere responsabili delle spese domestiche(da soli o insieme a qualcun altro).
Il campione è rappresentativo della popolazione italiana.