Nell’ambito della post-pandemia, le aziende dovranno abituarsi a un contesto imprenditoriale sempre più competitivo e incerto. Abbiamo raccolto alcuni consigli utili per aiutare i piccoli imprenditori in questa fase.
Negli ultimi tempi, siamo soliti ascoltare una frase molto ricorrente in diversi ambiti della nostra vita quotidiana: “Stiamo vivendo una crisi senza precedenti”. Di fatti l’impatto del Covid-19 non ha risparmiato nessun settore e questa situazione sembra essere destinata a durare ancora per molto.
In base a un recente sondaggio condotto dall’associazione 50&Più, incentrata sull’impatto sociale del Covid-19 e sulle sue prospettive, il 2,8% dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver perso il lavoro, mentre il 30,7% si è visto ridurre l’orario lavorativo e il reddito percepito. Non è un’esagerazione affermare che si tratta della peggior crisi che la nostra generazione abbia mai vissuto.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti positivi da prendere in considerazione. Un recente sondaggio pubblicato da Capterra ha rivelato che, in seguito alla diffusione della pandemia in Italia, il 46% delle PMI intervistate ha implementato l’offerta dei propri prodotti/servizi online.
Una trasformazione estremamente rapida e promettente per un segmento di mercato in cui quasi la metà delle aziende non disponeva nemmeno di un piano di business continuity prima del Covid-19, secondo quanto affermato da un altro sondaggio.
Una volta terminata la prima fase della crisi, gli imprenditori potranno pensare alla definizione di nuove strategie aziendali per il periodo post-pandemico. Alcune di esse sono state raccolte nel presente articolo.
In un mondo in transizione, è importante attirare e fidelizzare i clienti
In base a un recente articolo pubblicato sul Sole 24 ore, la nuova grande sfida che le aziende sono chiamate a vincere è quella di sapersi differenziare oltre la diretta concorrenza. Due sono i fattori chiave da prendere in considerazione per quanto riguarda la digitalizzazione dei processi aziendali:
- Comprendere i clienti in modo olistico. Quello che i marchi devono compiere è quindi un passo oltre la frontiera dell’engagement, perché è una vera e propria connessione quella che si viene a instaurare con il consumatore.
- Investire sulla customer experience puntando su soluzioni in grado di aumentare l’empatia verso il marchio e di rendere la comunicazione realmente efficace e rilevante.
Un altro elemento importante consiste nell’osservare le tendenze del proprio settore di competenza. Se prima le aziende erano solite registrare cambiamenti graduali per quanto riguarda il consumo del proprio pubblico, la pandemia ha dimostrato che, a seconda del contesto, possono emergere nuove abitudini in pochissimi giorni. Non c’è modo di evitarlo: è necessario adattarsi e, al contempo, essere creativi per poter attirare i clienti e creare engagement.
Un modo per tenere traccia dei cambiamenti nel comportamento di acquisto consiste nell’analizzare i dati generati dal tuo business. Dai canali dell’assistenza clienti ai dati relativi agli acquisti precedenti, ogni informazione è valida per permetterti di prendere decisioni ed elaborare nuove strategie.
Durante il lockdown siamo stati indubbiamente costretti a trascorrere più tempo in casa. In questo contesto, un negozio di abbigliamento è pertanto in grado di stabilire se, ad esempio, sono stati effettuati più acquisti di vestiti per la casa. In caso affermativo, sarà necessario lanciare sul mercato più prodotti di questo tipo.
Nel caso dei ristoranti, è probabile che le persone abbiano smesso di mangiare fuori ma che non abbiano comunque il tempo di cucinare. Perché non pensare a cibi già pronti che i clienti possano congelare e consumare nel corso della settimana? Entrambi gli esempi rappresentano tendenze facilmente identificabili mediante l’analisi dei dati aziendali.
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Considera gli sconti come una strategia
Le strategie promozionali sono importanti per diversi motivi: consentono la rotazione di un prodotto, la fidelizzazione dei clienti e permettono infine di generare ricavi extra. Per metterle in pratica, è consigliabile avere una buona conoscenza del proprio stock e valutare quali beni possono essere messi in vendita con condizioni speciali.
In generale, un buon momento per mettere in pratica le strategie promozionali è rappresentato dai periodi o dalle ricorrenze stagionali, come ad esempio il Black Friday, Natale, la festa della mamma, il ritorno a scuola, etc. In questi periodi la gente è più propensa a spendere, anche se si trova in fase di risparmio.
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Mantieni aggiornate le tue finanze
La gestione dell’ambito finanziario non è mai stata così importante come in questo periodo. Da qui sorge la necessità di effettuare un’indagine esaustiva dei conti passivi e del recupero crediti per poter pensare serenamente al futuro. Una pianificazione meticolosa ti permetterà di intraprendere azioni preventive invece che reattive.
Per quanto riguarda i debiti esigibili, ordina i tuoi fornitori per importanza e identifica coloro con cui potrai negoziare un periodo di tolleranza, se necessario. Per quanto riguarda invece i crediti esigibili, individua le procedure da adottare nel caso in cui sia necessario anticipare i crediti, un’operazione estremamente utile in tempi di crisi.
In alcune occasioni la situazione finanziaria potrebbe sfuggire completamente di mano e le aziende potrebbero vedersi obbligate a ricorrere al credito. Poiché si tratta di un impegno finanziario a lungo termine, prima di prendere qualsiasi decisione valuta attentamente se è possibile rimodellare il tuo business, ad esempio riducendo i costi e generando entrate extra. Nel caso in cui ciò sia inevitabile, è fondamentale prendere in considerazione i seguenti fattori prima di richiedere un credito:
- Tasso di interesse
- Numero di installazioni
- Periodo di tolleranza
- Valore della rata
È comune per le PMI non disporre di un bilancio e di un fatturato finanziario significativi in grado di fornire garanzie alle banche. Per questo motivo vale la pena ricercare tutte le opzioni di credito disponibili, sia per quanto riguarda le banche private che quelle pubbliche. In questo ambito, anche il FinTech rappresenta un’opzione.
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Migliora la tua presenza online
Una volta implementata la digitalizzazione dei processi aziendali, il primo passo da compiere sarà servirsi di informazioni che trasmettano fiducia all’utente. Ad esempio, dovrai posizionare i tuoi dettagli di contatto all’inizio della pagina, come ad esempio la tua e-mail o il tuo numero di WhatsApp. Nel contesto attuale, informazioni sulla sicurezza quali “Consegna senza contatto”, “Prodotto igienizzato” e “Restituzione in X giorni” faranno inoltre la differenza.
Un altro metodo per aumentare la visibilità online della tua azienda consiste nella creazione di una pagina dedicata esclusivamente alle domande frequenti, le cosiddette FAQ. Raccogli le domande poste più frequentemente dai clienti e fornisci le risposte corrispondenti.
Oltre alle FAQ, le recensioni dei clienti rappresentano un altro fattore fondamentale nel processo di acquisto. Gli acquirenti valutano attentamente le esperienze degli altri utenti, le quali possono determinare il completamento o meno dell’acquisto. Una volta andata a buon fine la transazione, richiedi agli acquirenti di scrivere una recensione, servendoti addirittura di software per la gestione delle recensioni.
Nell’ambito della digitalizzazione dei processi aziendali, è importante tenere presente che le persone rispondono più velocemente agli elementi visivi in quanto non possono toccare il prodotto. Utilizza pertanto immagini ad alta definizione in grado di mostrare la merce da diverse prospettive, servendoti anche di programmi di grafica per migliorarne la qualità.
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Pensa alle strategie di marketing
Una strategia di digital marketing richiede la creazione di diversi profili per il tuo brand sui social network. Ciò non significa tuttavia che la tua presenza dovrà riguardare ogni canale, ma soltanto quelli in cui il tuo pubblico è attivo. Se ad esempio vendi abbigliamento per bambini, non dovrai essere presente su LinkedIn.
Mantieni il tuo account sempre aggiornato, facendo in modo che il contenuto sia pertinente. Per automatizzare la pubblicazione dei tuoi contenuti potrai addirittura servirti di software per social media management. Se infine scegli di optare anche per un blog, analizza e scegli con cura le keyword relative alla tua nicchia, identificandole mediante tool SEO.
Uno dei maggiori problemi che le aziende si ritrovano ad affrontare riguarda l’abbandono del carrello da parte dei clienti nell’ultima fase precedente all’acquisto. Tuttavia, il lato positivo è che è tuttavia possibile invertire la situazione tramite e-mail automatiche volte a incoraggiare gli acquirenti a completare l’acquisto.
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La gestione del capitale umano aziendale
Nell’epoca dello smart working che stiamo vivendo attualmente, l’interesse per il capitale umano e la necessità di comunicazione non hanno mai svolto un ruolo così centrale nelle relazioni aziendali.
Per mantenere una comunicazione attiva con i dipendenti, anche nel caso di connessioni in remoto, è necessario investire in software per videoconferenza correttamente funzionanti e senza limitazioni.
Tuttavia, non si tratta dell’unica trasformazione digitale destinata alle Risorse umane in grado di migliorare il lavoro in remoto. Sul mercato esistono piattaforme in grado di svolgere tipi diversi di attività, dalla selezione e il rectruitment del personale, fino all’onboarding e la gestione delle prestazioni. Si tratta di elementi fondamentali per la gestione dei team in remoto.
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