Vendere attraverso un canale e-commerce sembra oggigiorno imprescindibile per un’azienda. Insieme al Dott. Rutigliano vediamo come si sta evolvendo l’e-commerce e quali strategie di vendita si possono implementare.

In questo articolo
Durante la pandemia, l’e-commerce ha visto un boom esponenziale. Le persone dovendo rimanere a casa hanno iniziato a prestare più attenzione agli acquisti online; la maggior parte delle aziende invece, per poter continuare a generare profitti, hanno dovuto spostarsi sui canali di vendita online.
Lo studio su “Sicurezza, abitudini, tendenze e nuove tecnologie nelle spese online” condotto nel 2022 da Capterra, mostra che il 42% dei compratori online ha acquistato online ogni mese, il 25% ogni due settimane, il 26% ogni settimana mentre l’8% più volte in una settimana.
Da fine pandemia però, anche se gli acquisti online non siano necessariamente diminuiti, alcune persone potrebbero sentire la mancanza di alcuni vantaggi dei negozi fisici: forse le persone vogliono vedere i prodotti e toccarli o interagire con il personale.
Di seguito, grazie alla partecipazione del Dott. Daniele Rutigliano, imprenditore digitale, Professore ed esperto di e-commerce e digital marketing, vediamo come aprire un e-commerce nel 2023 e quali strategie di business possono essere adottate dalle PMI che vogliono vendere i propri prodotti online, soffermandoci sulla strategia di vendita del dropshipping.
I negozi offline sono sempre più integrati con l’online e viceversa
Oggigiorno i consumatori hanno a disposizione infinite possibilità per scegliere cosa, dove e come acquistare; per questo motivo è bene che le aziende prestino sempre attenzione alle richieste e ai comportamenti delle persone.

Come spiega il Dott. Rutigliano, dopo quasi due anni di chiusure e lockdown, le persone hanno voglia di fare shopping tra le strade di quartiere, di provare e toccare con mano la merce prima di acquistare e di parlare con personale specializzato. Nonostante questo, come già accadeva prima della pandemia e ora in maniera rafforzata, l’offline è sempre più integrato con l’online, tanto da non esserci più una netta distinzione. Secondo l’indagine condotta da Capterra, infatti, le persone preferiscono ancora fare acquisti nei negozi fisici per verificare la qualità dei prodotti, viceversa preferiscono fare acquisti online per confrontare i prezzi o trovare le promozioni.
Il processo può prendere infatti strade differenti: alcuni consumatori si informano prima online consultando i siti web e leggendo le recensioni di prodotti o servizi e poi in seguito si recano sul luogo d’acquisto fisico; altri invece preferiscono vedere o provare il prodotto e in seguito cercare la migliore offerta online.
Secondo il Dott. Rutigliano ci sarà una rivoluzione nell’e-commerce in seguito a nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (IA) e alle novità degli ultimi mesi (articolo disponibile in inglese). Ci saranno nuovi strumenti a disposizione; i computer quantici e il ritorno dell’intelligenza artificiale a portata di tutti infatti faranno la differenza su tantissimi aspetti della vita quotidiana e lavorativa.
Tra un paio di anni, è plausibile immaginare che i piccoli siti di e-commerce saranno in grado di mostrare risultati ancora più pertinenti e in linea con i gusti dei propri clienti, mantenendo un alto livello di sicurezza e privacy.
Cosa serve però per avere un canale e-commerce e per farlo funzionare?
Come avviare un e-commerce vincente
Se ancora non si dispone di un canale di vendita online, di seguito spieghiamo come crearne uno. Un recente studio di Capterra rivela che il 27% dei consumatori compra “spesso” attraverso il sito web ufficiale del brand o dell’azienda mente il 51% lo fa “qualche volta”.

Secondo Rutigliano, per guidare un e-commerce vincente prima di tutto è necessario un team preparato e motivato. L’imprenditore, oltre alle doti di leadership, deve avere una visione strategica nel medio-lungo termine.
Spiega inoltre che l’e-commerce manager e il suo team devono avere diverse competenze trasversali tra cui:
- Analisi dei dati: i membri del team devono saper analizzare e interpretare i dati in una certa misura per capire se certe campagne funzionano. Gli strumenti di analisi dei dati possono aiutare nell'elaborazione effettiva dei numeri e dei dati, ma gli utenti dovranno comunque sapere come comprendere e condividere questi dati.
- Padronanza delle piattaforme e-commerce e dei marketplace: le piattaforme e-commerce semplificano i processi della vendita online. Comprendono dei carrelli della spesa online, strutturano in maniera flessibile le categorie di prodotti e consentono di creare degli account e log-in per i clienti.
- Digital marketing: è importante infatti comprendere secondo quali criteri funzionano i motori di ricerca, le tecniche SEO, le opportunità che offrono i social media così da poter sviluppare un piano di digital marketing appropriato.
Se vuoi aprire un e-commerce, in questa guida ti spieghiamo come creare il tuo webshop in 6 semplici passi.
Per prima cosa dovrai registrare il nome di dominio del tuo webshop e in seguito potrai registrati presso la Camera di Commercio. Controlla e aderisci alle leggi per le vendite online, scegli il software per e-commerce più adatto alle tue esigenze, definisci come vuoi apparire e infine, crea le prime pagine del tuo webshop!
Secondo Rutigliano: “Il consiglio più importante è di progettare preliminarmente e accuratamente la propria idea di business col supporto di un consulente fiscale e di un esperto di e-commerce” al fine di individuare i seguenti elementi:
- Individuare i principali indicatori di performance (KPI).
- L’investimento necessario in 3 anni con i relativi costi fissi e variabili nonché i ricavi stimati.
- Il modello di business da adottare
- La strategia di digital marketing per l'acquisizione e il mantenimento dei clienti nel tempo.
Come può il dropshipping aiutare a gestire le vendite online
Oltre a cosa si vuole vendere, all’immagine che si vuole dare e alla piattaforma che si intende utilizzare, bisogna comprendere quale modello di business sia più adatto al proprio negozio.
Secondo il “Global Dropshipping Market Report” (contenuto disponibile in inglese), il modello del dropshipping è già in crescita, e si stima che crescerà a un CAGR (tasso di crescita annuo composto) del 24,7% tra il 2023 e il 2028.
Grazie alla nascita di nuovi marketplace il modello del dropshipping, che già esisteva da diversi anni, è tornato di moda negli ultimi tempi.
Cos’è il dropshipping?
Il dropshipping è un modello di vendita online per il quale un prodotto viene venduto senza possederlo anteriormente in un magazzino. Il venditore quindi vende prima virtualmente la merce e solo in seguito a una richiesta del cliente l’acquista dal fornitore terzo, chiamato “dropshipper”, che provvederà sia all’imballaggio che alla spedizione al cliente finale.
Il flusso del Dropshipping:
- Il cliente richiede un prodotto online sull’e-commerce del dropshipper.
- Il dropshipper, in seguito alla richiesta del cliente, ordina il prodotto dal fornitore.
- Il fornitore invia il prodotto direttamente al cliente.
Le piattaforme di dropshipping aiutano a creare e mantenere la collaborazione tra le aziende di e-commerce che vogliono affidare a terze parti le operazioni di spedizione di un prodotto.
Secondo il Dott. Rutigliano, il modello del dropshipping permette alle PMI di gestire il proprio cashflow in modo differente rispetto ai tradizionali business. Con questa modalità la merce non viene pre-acquistata e non ci sono rischi di invenduti e rimanenze di magazzino. Si compra solo quando si vende.
Dropshipping: vantaggi e svantaggi
Quando si vende online bisogna tenere a mente le possibili complessità come gli aspetti fiscali, legali, tecnici o di customer service.
Attraverso il dropshipping il venditore riesce ad abbattere molti costi come quelli della logistica e dell’acquisto della merce iniziale, da cui il rischio è di ottenere rimanenze invendute.
Tuttavia tale modello di business è molto più complesso di quello che può sembrare in un primo momento.
Non avendo il controllo diretto della logistica, il ruolo del fornitore diventa ancora più strategico: un imballaggio poco curato o un ritardo nella preparazione dell’ordine può causare malcontenti e recensioni negative al dropshipper, il quale deve affidarsi per forza al fornitore.
Rutilgliano spiega che: “Una distratta gestione dell'ecommerce può generare utili bassi (o nulli) rendendo l'intero progetto non sostenibile economicamente nei primi anni di start-up”.
Per il fornitore invece il dropshipping rappresenta un canale di vendita alternativo che può far aumentare il numero di vendite annuali, il fatturato e migliorare i tempi di rotazione della merce in magazzino.

Come spiega Rutigliano: “Se il fornitore poi dispone di un sistema informatico automatizzato, tutta la gestione di un ordine sarà facile, precisa e veloce: il merchant non dovrà fare nulla se non gestire il customer service in fase di pre e post acquisto”.
Le PMI che utilizzano il dropshipping come strategia possono utilizzare piattaforme di assistenza clienti per tenere traccia di tutte le interazioni con i clienti e rispondere a qualsiasi richiesta. Anche i pagamenti possono essere automatizzati con i sistemi POS accettando modalità di pagamento diversi come carte di credito o wallet digitali.
Usa i dati per prendere le giuste decisioni
Ricapitolando quindi, nel momento in cui si vuole aprire un e-commerce è bene tenere a mente i molteplici fattori esistenti così da non creare incongruenze tra un processo e l’altro.

Ciò che il Professor Rutigliano sottolinea è anche che le piattaforme diventano un supporto poiché al centro di tutto ci sono i dati:
“I dati sono il cuore di ogni progetto web e dovranno essere scambiati da una parte all’altra in modo fluido e semplice, senza doversi preoccupare della tecnologia che vi è all’interno di una piattaforma”.
Per aprire il tuo negozio e-commerce quindi per prima cosa analizza i dati che hai, comprendi cosa ti stanno dicendo e sfruttali per mettere le fondamenta della tua strategia di business. Cerca la piattaforma che più si adatta alla tua necessità adattandola al tuo negozio e, infine, inizia a vendere!